Costume e Società

La distruzione di Bovalino del 1594 ad opera del corsaro turco Sinan Bassà

Di Antonio Ardore

Le invasioni straniere nelle coste ioniche, tra Sicilia e Calabria, iniziarono con i saraceni nel X secolo, per cui la Sicilia passò sotto il dominio arabo, tanto che i monaci basiliani scapparono in Calabria e tutti i villaggi lungo la costa furono costretti a trasferire gli abitati sulle colline interne a riparo dagli assalti, tranne il paese di Roccella Jonica, che fu sempre posizionato sulla costa attorno al castello Carafa e che molte volte riuscì a respingere gli assalti.
Gli attacchi, iniziati nel X secolo, durarono fino al XVIII secolo e furono disastrosi per Bovalino nel 1540, 1581 e 1594. In questo periodo spadroneggiarono nel Mediterraneo i corsari Dragut, Uccialì e Sinan Bassà. Il primo venne fatto prigioniero da Giannetto Doria nel 1540 e fu riscattato dal turco Barbarossa; passato al servizio dell’impero ottomano partecipò alla presa di Tripoli. Il secondo, al tempo Giovan Dionigi Galeni, nato e cresciuto a Le Castella di Isola di Capo Rizzuto (KR) fino a che non venne rapito e divenne schiavo, si convertì alla fede mussulmana e partecipò alla Battaglia di Lepanto, comandante della flotta turca in cui si distinse per tattica di contrattacco all’armata cristiana. Successivamente, quando con la flotta arrivò sul lido di Capo Rizzuto, ricordandosi del suo paese d’origine, non attaccò. Per ricordare questo avvenimento l’amministrazione comunale eresse un busto a Uccialì in sua memoria.
Sinan Bassà (1544-1605), al tempo Scipione Cicala, apparteneva a una nobile famiglia genovese, che si diramò col titolo di principi a Napoli, a Tiriolo (CZ) dal 1630, e Messina, principi di Marsico Vetere (PZ) dal 1626, Duca di Gimigliano (CZ) dal 1713, conti del Sacro Romano Impero e cavalieri dell’ordine di Malta. All’età di 16 anni, nel 1560, venne catturato insieme al padre da Dragut, che li mandò subito a Costantinopoli facendone dono al Gran Sultano; il padre venne liberato mentre il figlio Scipione venne educato alla religione islamica divenendo ammiraglio della flotta. Il Sultano gli aveva dato in moglie la propria figlia.
Il 2 settembre 1594 attaccò Reggio Calabria e i suoi casali, l’8 settembre Bovalino Superiore, il 10 settembre San Nicola d’Ardore e poi Condojanni. Il 19 settembre 1598 sbarcò a Capo Stilo ed ebbe modo di parlare col filosofo Tommaso Campanella, che stava preparando una congiura antispagnola, per cui questi venne arrestato, processato e condannato.
Tutti i paesi della costa ionica e tirrenica subirono devastazioni, saccheggi, la distruzione delle immagini dei Santi, la deportazione delle donne e incendi che distrussero i paesi colpiti.
Alle prime luci del giorno 8 settembre 1594, da una moltitudine di navi, sbarcò un gruppo di turchi che, risalendo il torrente di Pintammati e poi dopo il vallone del Soccorso riuscirono ad aver aperta la porta del ponte levatoio, si dice pagando in ducati un sacerdote. Appiccicarono il fuoco in quattro punti e ci fu una feroce battaglia con l’esercito del castello aiutato dagli uomini del paese, mentre le donne si recarono in chiesa matrice per pregare per la salvezza del borgo. Intanto, da un cielo terso, si mise a piovere, spegnendo gli incendi e mettendo in fuga gli assalitori, come se la Madonna si fosse messa a piangere vedendo la rovina del paese di Bovalino. Per ricordare il luttuoso avvenimento, venne istituita l’Arciconfraternita Maria Santissima Immacolata e il sommo pontefice Clemente VIII, per speciale indulto, concesse l’ufficio e la messa propria l’8 settembre.

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button