Costume e Società

Locri celebra i suoi 91 anni con una mostra e il recupero dell’archivio storico

91 anni fa, il 29 gennaio 1934, il Decreto ufficiale sanciva il passaggio della denominazione da Gerace Marina a Locri. Oggi, la città celebra questa ricorrenza con iniziative culturali di grande valore storico e documentario.
Alla Biblioteca comunale Incorpora, a Palazzo Nieddu del Rio, è infatti possibile visitare la mostra Locri. Ieri…, un’esposizione che raccoglie le fotografie pubblicate nel volume di Enzo Cataldo Gerace marina – Locri. Nascita di una città (Promocultura Edizioni, 2024). L’iniziativa permette di ripercorrere, attraverso immagini d’epoca, le tappe fondamentali della crescita e dello sviluppo della città.
Parallelamente alla mostra, si sta lavorando con impegno all’allestimento dell’archivio storico di Locri, un progetto di grande importanza per la conservazione e valorizzazione della memoria cittadina. Un gruppo di lavoro dedicato sta riorganizzando preziosi documenti storici, che testimoniano l’evoluzione della città dalla sua nascita ai giorni nostri.
Dal volume di Enzo Cataldo, emerge il valore straordinario di questa operazione di recupero: “Tra stanze disordinate, armadi decrepiti, scaffali impolverati, scantinati oscuri, traslochi che lasciavano poche speranze, ritrovammo in gran parte l’archivio storico di Gerace – Locri. Documenti da trattare con i guanti, sia per il loro prestigio e la loro importanza storica sia per la delicatezza con cui va trattato un libro o documento antico da preservare accuratamente.”
L’iniziativa rientra nel più ampio impegno dell’amministrazione comunale, in collaborazione con il Ministero della Cultura, per la tutela e la promozione del patrimonio storico e culturale della città. Locri continua a vivere la sua storia, tra memoria e valorizzazione del passato.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button