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La morte della Pizia: un ribaltamento drammatico del mito di Edipo

«Ucciderai tuo padre e sposerai tua madre». Con questa profezia, l’oracolo di Delfi segna il destino di Edipo. Da qui nasce La morte della Pizia, spettacolo con Patrizia La Fonte e Maurizio Palladino, in scena al Teatro Comunale di Catanzaro per la stagione di AMA Calabria. Con sagacia e sarcasmo, la rappresentazione destruttura uno dei miti più celebri della Grecia antica.
Con la regia di Giuseppe Marini, il teatro si trasforma nel tempio di Apollo. Qui, la Pizia, sacerdotessa disillusa, è perseguitata dalla profezia che cambiò il destino di Edipo. Il suo assistente, Merops (Maurizio Palladino), cerca di attirare la sua attenzione. Lei appare pallida, con occhi incavati, immersa nei propri tormenti.
Ma quante verità esistono in una storia? Patrizia La Fonte interpreta una Pizia scettica, che si confronta con Tiresia (sempre Palladino) e con il peso delle sue parole. Fu lei a spingere Edipo a compiere il suo destino, ma ora dubita di tutto. Davanti all’immagine di Apollo, si interroga su un’eventuale verità nascosta.
L’adattamento teatrale, scritto da Patrizia La Fonte e Irene Lösch, si basa sul racconto di Friedrich Dürrenmatt, ribaltando il mito. In un crescendo drammatico, la Pizia incontra ombre del passato – Edipo, Giocasta, Tiresia e la Sfinge – scoprendo nuove interpretazioni della storia.
L’abilità di La Fonte e Palladino è straordinaria: con cambi di voce e pochi accessori, danno vita a più personaggi. La Pizia diventa Giocasta, una diva anni ’50, e poi la Sfinge, divorata dal rimorso. Palladino passa da Merops a Tiresia, indossando un cilindro candido che lo rende un dandy fuori dal tempo.
L’uomo crede solo alle verità che lo rassicurano, tema attualissimo che emerge dallo spettacolo. La scenografia interattiva, con libri giganti e un tripode sacro, si integra nella narrazione, mentre le musiche di Paolo Coletta accompagnano il passaggio dal comico al tragico.
Il pubblico ha risposto con applausi calorosi sia a Catanzaro sia nella replica della sera successiva al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme.
Il prossimo appuntamento di AMA Calabria, in scena il 28 febbraio a Catanzaro e il 1º marzo a Lamezia Terme, sarà Spine, con Stefania De Cola, Mariano Nieddu e Lorenzo Praticò, per la regia di Massimo Barilla e Salvatore Arena. Biglietti disponibili online e nelle biglietterie dei teatri.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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