PoliticaRegione

Regionali: rinnovata la fiducia al centrodestra, ma l’affluenza è ai minimi storici

Il voto per le elezioni regionali calabresi, svoltosi tra domenica 5 e lunedì 6 ottobre, ha sancito una netta affermazione del centrodestraguidato da Roberto Occhiuto, che si conferma alla guida della Regione con il 57,26% dei consensi, pari a 453.926 voti, contro il 41,73%e 330.813 votidel candidato del centrosinistra Pasquale Tridico.
Un risultato che conferma la fiducia dei calabresi nella coalizione di centrodestra, nonostante le controversie giudiziarie che negli scorsi mesi hanno coinvolto lo stesso presidente Occhiuto. La sua leadership, sostenuta da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati e Occhiuto Presidente, ha mostrato ancora una volta una forte compattezza territoriale e politica.
Sono 20 i seggi assegnati alla coalizione vincente, così ripartiti:

  • Forza Italia: Gianluca Gallo, Pasqualina Straface, Elisabetta Santoianni, Sergio Ferrari, Marco Polimeni, Salvatore Cirillo e Domenico Giannetta;
  • Fratelli d’Italia: Angelo Brutto, Luciana De Francesco, Antonio Montuoro e Giovanni Calabrese;
  • Lega: Orlandino Greco, Filippo Mancuso e Giuseppe Mattiani;
  • Occhiuto Presidente: Pierluigi Caputo, Rosaria Succurro, Emanuele Ionà e Giacomo Crinò;
  • Noi Moderati: Riccardo Rosa e Vito Pitaro.

Al centrosinistra, invece, vanno 9 seggi, distribuiti tra le varie forze che hanno sostenuto Tridico:

  • Partito Democratico: Rosellina Madeo, Ernesto Alecci, Giuseppe Ranuccio e Giuseppe Falcomatà;
  • Tridico Presidente: Ferdinando Laghi e Vincenzo Bruno;
  • Movimento 5 Stelle: Elisa Scutellà;
  • Democratici Progressisti: Francesco De Cicco;
  • Casa Riformista: Filomena Greco.

Nonostante la vittoria del centrodestra, i numeri dell’affluenza raccontano un’altra verità. Solo il 43,15% degli aventi diritto si è recato alle urne, un dato ancora più basso rispetto al già modesto 44,36% registrato nel 2021. Dopo un avvio promettente, la partecipazione si è progressivamente ridotta, confermando una crisi di fiducia crescente nei confronti della politica regionale.
La scarsa partecipazione elettorale deve essere motivo di riflessione profonda, sia per la maggioranza sia per l’opposizione. Il nuovo esecutivo regionale è chiamato non solo a proseguire il percorso di sviluppo e riforme avviato da Occhiuto, ma anche a ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini, promuovendo interventi concreti per invertire una tendenza che rischia di minare la stessa rappresentatività democratica della Calabria.
Una vittoria chiara, dunque, ma che porta con sé un messaggio altrettanto forte: la necessità di ricucire il legame tra istituzioni e cittadini, per restituire alla politica regionale il ruolo di guida e speranza che troppo spesso è venuto a mancare.

Jacopo Giuca

Nato a Novara in una buia e tempestosa notte del giugno del 1989, ha trascorso la sua infanzia in Piemonte sentendo di dover fare ritorno al meridione dei suoi avi. Laureatosi in filosofia e comunicazione, ha trovato l’occasione di lasciarsi il nord alle spalle quando ha conosciuto la sua compagna, di Locri, alla volta del quale sono partiti in una altra notte buia e tempestosa, questa volta di novembre, nel 2014. Qui ha declinato la sua preparazione nella carriera giornalistica ed è sempre qui che sogna di trascorrere la vecchiaia scrivendo libri al cospetto del mare.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button