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Brancaleone: bene confiscato diventa sede del Parco Marino Costa dei Gelsomini

Iniziati i lavori di recupero e valorizzazione di un immobile confiscato alla criminalità organizzata situato sul Lungomare di Brancaleone. L’operazione rientra in un più ampio progetto di riqualificazione dei beni sottratti alle mafie, restituendoli alla collettività per finalità di interesse pubblico.
L’intervento, del valore complessivo di 156.285 euro, prevede il recupero dell’edificio affinché diventi la sede istituzionale del Parco Marino Costa dei Gelsomini per la provincia di Reggio Calabria. Questo progetto rafforza l’impegno per la tutela e la valorizzazione dell’area marina, contribuendo alla promozione della biodiversità e del turismo sostenibile.
Con l’assegnazione della sede di Brancaleone, il Parco Marino Costa dei Gelsomini si aggiunge alle altre importanti realtà già operative sul territorio. Questo progetto completa la rete istituzionale del Parco Marino, che si estende lungo la costa calabrese, comprendendo la Riviera dei Cedri con la sua sede a Praia a Mare, la Costa degli Dei situata a Bivona, gli Scogli di Isca con il punto di riferimento a Belmonte Calabro, la sede di Soverato che presidia l’omonima località marina, e la Secca di Amendolara, con il centro operativo ad Amendolara Marina. Ora, con l’inserimento di Brancaleone, l’intero sistema di governance del Parco Marino assume una configurazione ancora più solida e capillare, garantendo una gestione efficace e coordinata delle aree marine protette.
Questo progetto rappresenta un forte segnale di legalità e di sviluppo sostenibile per il territorio, dimostrando come i beni confiscati possano trasformarsi in strumenti di crescita e valorizzazione per la comunità locale.

Foto di Jacopo Werther, CC BY-SA 4.0

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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